La mia prima formazione in Agopuntura mi è stata data seguendo gli insegnamenti di mio padre. Dagli inizi dei miei studi all’università in medicina ho iniziato a seguirlo sempre più assiduamente, integrando lo studio della medicina tradizionale con un approccio più improntato sulla persona, della Medicina Cinese. In un secondo momento ho poi approfondito lo studio di questa complessa disciplina, alla scuola di Agopuntura di Firenze diretta dal dott Franco Cracolici.
L’Agopuntura nasce molto prima della medicina occidentale, e si attribuisce la sua struttura di come fino ad oggi ci è arrivata all’imperatore Huang Di intorno al 2500 a.C. Sono state trovate tracce dell’applicazione dell’Agopuntura e moxibustione in un epoca ancora precedente.
La Medicina Tradizionale Cinese basa sull’osservazione delle leggi della natura. E’ il riportare la visione cosmica del movimento delle energie e del dualismo dei contrari in un contesto umano o di microcosmo.
Il Taoismo costituisce il fondamento teorico della medicina cinese. Alla base c’è il concetto di Yin e Yang, una definizione dei contrari presenti in ogni cosa: nel cosmo, in natura come nell’uomo e nella sua fisiologia. Nel contesto della fisiologia umana lo Yin e lo Yang viene definito dalla qualità dei tessuto o organi, ad esempio: gli organi pieni sono Yin e gli organi cavi sono Yang, le ossa sono la struttura più Yin in quanto elemento compatto, rispetto al sangue che si pone più Yang. Questa classificazione non è mai assoluta, ogni elemento ha in se sempre il suo contrario. Il sangue, elemento Yang per la sua qualità di organo liquido e in continuo movimento, a sua volta presenta una parte più Yin espressa dalla componente cellulare. Salvo piccole modifiche, dettate dall’approfondimento della conoscenza della fisiologia umana, in circa 4000 anni, la Medicina Tradizionale Cinese ha mantenuto una base solida che ne conferisce la definizione di episteme; quindi di un sistema di conoscenza che si basa su delle fondamenta solide, certe.
Nel contesto della medicina tradizionale cinese l’organismo non è altro che un coerente fluire di energia secondo il movimento dei 5 elementi. Ad ogni elemento corrisponde un organo e ad ogni organo corrisponde un sentimento (rimuginazione, tristezza, paura, rabbia, gioia), un sapore (dolce, piccante, salato, acido, amaro), uno stato atmosferico (umidità, secchezza, freddo, vento, calore).
Ognuno di questi sono in rapporto tra loro e la giusta cooperazione e interrelazione mantiene lo stato di salute. Un alterazione di questa armonia porta al crearsi di una malattia.
Questa alterazione può essere indotta da tre possibili fattori: psichico, alimentare, atmosferico. Pertanto attraverso l’Agopuntura si cerca di ristabilire una condizione di armonia.
Gli strumenti che vengono utilizzati in Medicina Tradizionale Cinese:
Aghi: costituiti da dei finissimi fili di acciaio del diametro variabile da 0.30mm a 0,20mm e che possono essere di lunghezza diversa. La funzione dell’ago nel dato punto è di smuovere l’energia.
Moxa: può avere varie forme ed è costituita da cotone di Artemisia (pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae). Può avere la forma di sigaro o essere in forma di cotone sciolto da applicare sulla testa dell’ago. Quindi può essere applicata direttamente sul punto o indirettamente attraverso una fetta di Jinger, di Aglio o sul Sale nell’ombelico. Ha lo scopo di tonificare lo Yang, e usata per patologie da freddo, da umido, in persone molto deboli in cui l’Agopuntura potrebbe risultare pericolosa.
Coppettazione: si effettua con delle coppette di vetro che permettono di fare il vuoto all’interno. Si basa sull’aspirazione e in antichità veniva usata per drenare gli ascessi e per la TBC, per i reumatismi. Oggi si usa per tosse, mdschiena, forme reumatiche, dolori addominali
Fiore di prugna: un martelletto che presenta nella parte larga una serie di aghi. Viene utilizzato su tutte le superfici cutanee per stimolare la zona e consiste in una puntura superficiale. Regola la circolazione del sangue e delle energia e per questo può essere usato sia in caso di pieno che di vuoto che per mobilizzare. Come esempio generico è usato per sciogliere le masse come lipomi, cisti benigne, etc.
Con questi strumenti si può agire sui meridiani o su zone dolorose aspecifiche.
I meridiani possono essere definiti come una mappatura del corpo in una serie di punti che fanno capo ai vari organi e visceri. Sono divisi in 12 meridiani principali (6 organi e 6 visceri) in relazione tra di loro che scorrono in superficie. Presentano dei rami di collegamento profondi con l’organo associato e tra di loro. Se utilizziamo l’analogia con le piante: gli organi e i visceri possono essere considerati come le radici dei meridiani, i meridiani stessi come i rami, e i differenti tessuti, in particolare gli organi di senso, come i fiori. Così si dice, ad esempio, che il Cuore «fiorisce» nella lingua.
Gli organi e i visceri, i canali che attraversano gli arti e il corpo, i tessuti e gli organi di senso che essi nutrono, costituiscono quindi un unico insieme integrato. La teoria dei canali, quindi, sottolinea una delle più significative scoperte della medicina cinese: essi costituiscono delle interconnessioni fisiologiche che rendono il corpo un insieme integrato e non una serie di elementi separati.
Diversi tipi di canali si trovano a differenti profondità del corpo, ne nutrono e attivano gli strati, e soprattutto servono a prevenire l’insorgenza dei fattori patogeni che possono attaccare il corpo dall’esterno. L’intera rete dei canali costituisce una serie di barriere atte a prevenire il passaggio dall’esterno verso l’interno dei fattori patogeni. Se la malattia è confinata all’esterno, è relativamente meno grave e quindi facile da trattare; se invece la resistenza del corpo si abbassa, o il fattore patogeno è eccezionalmente forte, i canali non possono trattenere i fattori patogeni all’esterno. In questo caso la malattia e relativamente più grave e quindi difficile da curare.
Questa breve classificazione serve solamente per dare un idea della complessità di questo sistema terapeutico. Ogni meridiano presenta dei punti che permettono di interagire con l’energia del sistema.
Quando si parla di energia si tende a passare su un concetto astratto. L’energia non è altro che vibrazione. Volendo dare una spiegazione più “scientifica” ogni struttura è costituita da atomi i quali sono in continuo movimento e creano una specifica vibrazione. Questa vibrazione può essere “armonica” o “disarmonica”, per cui può essere funzionale al sistema a cui appartiene o creare dei riverberi nel sistema stesso. L’Agopuntura con gli aghi, come l’omeopatia con i rimedi, agisce modificando la vibrazione all’interno del sistema per riportarla in uno stato armonico. Gli aghi sono come delle antenne che inducono un variazione nella vibrazione del sistema. Per fare questo si avvale di punti chiave specifici, distribuiti nel nostro corpo lungo i meridiani.